venerdì 4 maggio 2007

Terrorismo?

Photo from Flickr

Ho aspettato un po' di tempo prima di mettermi a scrivere un pezzo del genere. Tempo per calmarmi. Per sbollire la rabbia e stendere i nervi.

Ma non ce la faccio. Mi girano. E pesantemente anche. Un tale Andrea Rivera (sotto trovate il filmato), durante il Concertone solito del solito Primo Maggio, ha espresso delle opinioni. Sulla Chiesa, sul suo concetto di evoluzione e altre cose. Tutti, praticamente tutti, anzi no, proprio tutti si sono scagliati contro questo menestrello incazzato dell'avanspettacolo italiano. Mi sono domandato il perchè. Le ho lette e rilette. Ho pesato i termini. Ho analizzato la situazione comunicativa. Che cazzo c'è di sbagliato? Per quale motivo non avrebbe dovuto dire certe cose?

Subito la destra si è incazzata. Ma si sa. Hanno il cervello chiuso nel reggiseno della Parodi.
Poi arriva il centro-sinistra. Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista e Radicali danno diritto di parola al comico anche se, bisogna dire, piuttosto blandamente. Il Partito Democratico...

Ma lasciamo stare.
Poi arriva in serata, l'Osservatore Romano, un giornale inutile come chi lo legge, tant'evvero che esce nel tardo pomeriggio (quando i giornali, per abitudine, si leggono la mattina). Come al solito tutti lo ascoltano. Parla. Definisce comportamenti come quelli del Rivera "terrorismo". La destra plaude, anche se l'Osservatore non l'aveva letto (non sanno leggere, non hanno tempo di imparare e hanno il quoziente intellettivo di una cedrata Tassoni abbandonata nel parcheggio di un Autogrill. A Pizzo Calabro. In Luglio). Finalmente qualcuno si indigna. Ma con moderazione, non si sa mai. Prodi parla di moderazione e uso dei mezzi termini. Lui stesso introduce un soggetto, "scriteriati", ma non si capisce a chi si riferisca, se a Rivera o all'Osservatore Cecato. Gli altri del centro-sinistra vanno avanti su questo tono, si indignano ma con calma. Anche l'estrema sinistra. Che alla fin fine è pur'essa moderata, anche quando non serve. A nulla vale la lettera mandata a Repubblica, da parte di alcuni membri del PdCI, Rifondazione, Fuorisciti Diesse. Arrabbiati esprimono il loro disagio.

Il mio è peggio. Mi sono stancato di inviti al dialogo e alla moderazione, se valgono per alcuni
ma non per altri. Allora dico la mia. Alla mia maniera. E come è giusto che sia, dato che, faccio notare con moderazione che questo è il mio blog.

La Chiesa ha il diritto di replicare. Di arrabbiarsi. Di sparare merda su chi vuole. La Chiesa ha comprato 2/3 dei politici italiani e 8/10 dell'associazionismo italiano. Tanto risparmia. Non paga l'ICI, l'acqua, i rifiuti, la spesa al supermercato. Il pretame fa vita da nababbo da sempre. I più senza fare un cazzo. Altro che Mastrota. Pochi preti si salvano, impegnati nell'associazionismo (1/10 di quei 2/10 che la Chiesa non ha comprato), e neanche tutti (don Mazzo e don Benza ad esempio). Vanno in TV, su ogni rete, sono alla radio, ne hanno una loro grazie alla quale regalano preghiere e tumori, soprattutto alla gente di un paesino del Lazio, vicino Roma. Vanno ai comizi, alle inaugurazioni, alle feste. Tifano per un candidato, ma non palesemente. Quasi.

E parlano. Parlano con la loro retorica infagottata di merda, evoluti quanto un'alga fossile del Cambriano. Usano le parole, come un martello, fanno pressioni, fanno parlare politici e giornalisti, un'Italia intera deve sentire, giudicare e commentare le loro cazzate ogni sera. Basta che di loro si parli. E gli si dia ragione. Senza pensare che la ragione ha prescindere si dà solo ai pazzi. D'altronde vestono di nero, proprio come i pazzi, i fascisti e Zeffirelli. E tutti discutono, discute Mastella, Bertinotti e Marini, Follini, Casini ed altri politici, dal cervello piccolo ed i cazzi Fini. Discute Vespa, che più che Vespa è una Mosca, visto come sa girare con grazia attorno alle merde. Discute Ferrara, più che altro barrisce (eccezionale una puntata, pochi giorni fa, in cui facevano il panegirico del nuovo libro del Papa, apoteosi del trash davvero). Tutti devono parlare della Chiesa. Tutti. Sta sempre in mezzo ai coglioni. Ma guai ad alzare un attimo i toni, a fare dell'irriverenza, degna di un potere così profondo. Ne sanno qualcosa molti comici. Guai a dire basta. Non importa a che volume di voce. Non importa a nessuno quello che dici, i contenuti, le proposizioni. Stai criticando la Chiesa, quindi sei pericoloso, volgare, inetto, irrispettoso verso il tuo Stato. Ergo un terrorista.

In Turchia, in questi giorni c'è tensione perchè il premier ed il suo partito non sono laici abbastanza.
Qui di laici ne vedo pochi. E quelli che vedo, sono pochi e male organizzati. Alcuni sono dei laici ossimori (il "laico Pera", ad esempio, è l'apoteosi della schifezza, come direbbe Abatantuono). Altri non si battono abbastanza. Si indignano, ma rimangono lì. Altri dicono che ci sono altri problemi come le pensioni, o il lavoro, soprattutto i politici. Tenetevi la famiglia tradizionale e vedrete quali sono i veri problemi. Non dico che sia un male, ma se in parecchi non la scelgono come stile di vita un motivo ci devess'ere no? Ve lo siete domandati mai, preti infelici?
Chi si sposa per forza di cose, ad esempio perchè un rapporto quasi occasionale è per così dire "lievitato", e la tipa è rimasta incinta? È famiglia?
Chi si è sposato, ma non va più d'accordo con il consorte. Chi litiga, si lancia i piatti e se la prende coi figli. È famiglia?
E potrei andare oltre...i casi sono tantissimi.

Voi non risponderete. Nessuno lo farà. Non avete occhi per guardare la gente. Voi siete i migliori, gli eletti, i farisei. Gli unti del Signore.

Più che altro gli unti.


2 commenti:

Anonimo ha detto...

E' terrorismo parlare male del papa in pubblico? Già, infatti le torri gemelle le hanno abbattute a insulti quella volta...

Alexandròs ha detto...

No. Mi sa che le torri gemelle le hanno abbattute per via di un'impresa edile senza scrupoli... :-(
Che triste mondo. Altro che Palpatine!