venerdì 18 maggio 2007

Adesso ci sono anche gli indios

Photo from Flickr



Adesso il Papa c'è l'ha pure con gli indios. È ufficiale: quest'uomo ama riaprire vecchie ferite. Nell'attesa di nuovi anatemi a casa nostra, il Papa decide di andare a seminare zizzania in un continente, l'America Latina, che di problemi ne ha già parecchi. La Chiesa, invece di appendere la croce e rimboccarsi le maniche per aiutare dei popoli oppressi, decide di opprimerli di più. Pinochet docet: al diavolo la Teologia della Liberazione, la Chiesa per controllare i propri "fedeli" li schiaccia sotto il peso dei dittatori.

E arriviamo agli indios. Cosa ha detto il Papa all'apertura della Conferenza Episcopale dei vescovi latinoamericani?

Ma, che cosa ha significato l'accettazione della fede cristiana per i Paesi dell'America Latina e dei Caraibi? Per essi ha significato conoscere ed accogliere Cristo, il Dio sconosciuto che i loro antenati, senza saperlo, cercavano nelle loro ricche tradizioni religiose. Cristo era il Salvatore a cui anelavano silenziosamente. Ha significato anche avere ricevuto, con le acque del Battesimo, la vita divina che li ha fatti figli di Dio per adozione; avere ricevuto, inoltre, lo Spirito Santo che è venuto a fecondare le loro culture, purificandole e sviluppando i numerosi germi e semi che il Verbo incarnato aveva messo in esse, orientandole così verso le strade del Vangelo. In effetti, l'annuncio di Gesù e del suo Vangelo non comportò, in nessun momento, un'alienazione delle culture precolombiane, né fu un'imposizione di una cultura straniera”.

Cosa ha significato portare il Vangelo tra i popoli dell'America Latina?
Sterminio.
Abominio.
Depredazione di risorse umane e di materie prime.

Conoscete Juan Ginés de Sepùlveda? Uno stronzo che sosteneva con forza che gli indios, essendo per natura "mezz'uomini" o "omuncoli" potevano tranquillamente essere uccisi o resi schiavi. Gli si opponevano addirittura i Domenicani, che di morti sulla coscienza ne avevano (e ne hanno) parecchi. Il caro Ratzinger, immemore di questo e di altri suoi antenati, si mette a rimestare negli angoli torbidi della Storia. E ha molti sostenitori sembra. In Italia nessuno ha parlato del meraviglioso discorso della Verginella di Norimberga, nè delle ire degli indios, ancora una volta sottoposti agli insulti di una manica di idioti.

Ma si sa, da noi Dio e il Papa sono di destra, e parlare di indios e oppressioni è di sinistra.
A ribadire che di omuncoli, come ricordava di fatto già Sciascia, l'Italia ne è piena.
E Ratzinger, con le sue scarpette rosse, è il loro profeta.


Nessun commento: