martedì 30 ottobre 2007

Miradas crítica sobre de la situación italiana - Ley Levi

Parece que en Italia cada dia ocurra algo que señe una ruta hacia dictatura. No sé, pero parece una impresión bastante condivisa por mucha gente aquí y en Italia. Por ejemplo esa nueva ley que algún viejo idiota que esta sentado en los scraños del Parliamento ha inventado, la por regolamentar toda las publicaciones. Blog incluidos. Menuda mierda. Así que, señor Levi, podria pasar algun dia que cuando se levante de su sillón, alguién se lo quite. Usted es un tio muy malo. Sabes como se llama en mi lengua eso? Ser facha. Como puto quiere regolamentar algo que, por su naturaleza, no puede ser regolamentado ni parado? Cerrando los sitios en la red donde se produce una información de calidad, o donde se públiquen opiniones personales? Que idea antigua! Propria de un antiguo regimen, por supuesto. Así, que, señor Levi, si no quiere dar otra vergüenza a la madre que le parió, quite inmediatamente esta propuesta de ley. Luego callese y dimitase. Eso sería lo mejor por ganar un poquito mas de reputación. Ya los periodicos de otro paises como el Times, por ejemplo, públican malas palabras sobre la situación italiana. Una republica de viejos idiotas octuagenarios. Esas cosas no me molan, señor Levi, y además, me dan vergüenza.
Así que, señor Levi, por favor, jodese.

Comprende?

Appunti di viaggio - 2

Ed eccomi di nuovo qui a scrivere qualcosa. Impressioni sopra l'Erasmus. Bello se vuoi fare la vita dell'Erasmus. Ma se, come nel mio caso, si vuole qualcosa di piú, per esempio l'integrazione con gli altri spagnoli, questo é un compito assai duro. La parola Erasmus pare che si marchi a fuoco sulla tua pelle, evitando gli sguardi degli altri nativi, che quasi nemmeno ti salutano. Impressione? Non lo so, ma almeno per adesso é cosí...La cosa deve cambiare perché non ho fatto 2000 km, abbandonando famiglia, amici e soprattutto morosa per questo. Quindi cercheró di fare di tutto per integrarmi.

Per quanto riguarda il cosa ho fatto in questi giorni di assenza, diciamo che durante la settimana ero parecchio impegnato. I corsi finivano alle 2 quasi tutti i giorni, ma poi rimanevo in biblioteca a studiare. Il carico di studio é molto, e ció che mi da piú preoccupazione sono i lavori pratici e le scadenze...odio le scadenze. Comunque dovrei riuscire a farcela. Se non altro la lingua non é un problema. Lo spagnolo lo adopero tutti i giorni, e il galego sto cominciando adesso a disinibirmi parlandolo alcune volte in pubblico. Mi diverte questa cosa. Provare sulla tua pelle come una lingua nuova emerga dal nulla. O meglio. Dalla amalgama di segni linguistici, universali e categorie mentali, chiamatele come volete. I miei ambiti di studio per il momento mi permettono di focalizzare la mia attenzione sulla lingua e questo per un linguista é fondamentale. Fonologia soprattutto. Comunque quello che piú mi affascina sono gli aspetti di lavoro della linguistica computazionale.

In Italia questo campo non é molto sperimentato, il che in molti casi appare un controsenso. Quando sento alcuni miei colleghi dire che non serve a nulla mi domando se hanno mai provato a vedere come funziona davvero una lingua naturale, se abbiano mai consultato una banca dati, o un corpus, se abbiano mai dato un'occhiata ad uno spettrogramma...insomma di che parlano e soprattutto come lavora un linguista senza questi metodi di ricerca? Solo sui libri. Allora ritorniamo ad Ascoli. Certo la linguistica teorica é importantissima, ma spesso deve essere relata ad un ottimo lavoro di sostegno. Quindi ben vengano anche le nuove tecnologie.

Altre cose. Sono andato ad Ourense. Non bella come cittá. Niente di che. Il paesaggio dal treno era migliore. Comunque faceva un caldo boia, forse perché si era piú vicini al Portogallo, non so. A Santiago fa un freddo boia. Sará perché é piú al nord, o perché é piú sopra al livello del mare. Non so. Adesso sta venendo davvero l'inverno. Tempo di mettere il cappotto, i guantini e tutto il resto. Ovviamente a Santiago significa anche tempo di andare in giro con l'ombrello. Io ne ho uno piccolino e me lo porto sempre dietro. Santiago é cosí, quando piove non smette. E la possibilitá di chuvascos si fa forte ogni giorno che passa. Ma va bene cosí. C'é gente a cui non piace. A me piace moltissimo. Che altro dire? Non lo so. Spero che questi giorni qui siano fruttuosi e portino vantaggi. Perché comunque quando senti la nostalgia di casa stai male, che tu sia contento del posto in cui vivi o no. La cittá per fortuna é fantastica. Almeno questo aiuta, no?

venerdì 12 ottobre 2007

Ragazzi...non ho parole...

Guardando sul blog del Burbero Scontroso, mi sono imbattuto in questo video...è in tedesco, ma vi consiglio vivamente la visione integrale. Per il ciclo, come sabotare un programma TV?
Benvenuti su Boomerang, edizione speciale Casi Umani!

giovedì 11 ottobre 2007

La Sindrome di Tribbiani

¡Hola!Ritorno qui ancora una volta, dopo alcune vicissitudini che tra le altre cose mi hanno privato dell'uso del computer. Adesso ho Windows XP originale, in spagnolo, con tastiera nel medesimo idioma. ¡Joder! Ad ogni modo, tutto questo, causato ricordiamolo, da un virus che mi ha privato dell'antivirus, è costato 40 euro. ¡Vaya mierda! Comunque almeno ho ancora un ordenador, il che è giá qualcosa.

Vediamo. Parliamo ancora della vita da queste parti. Sono cominciate le lezioni. Era ora, direte voi. Sí lo dicevo anch'io. Prima di scoprire che, a pesar di uno spagnolo che fa abbastanza invidia agli altri italiani qui presenti (specie dopo un sorso di cerveza), mi sento un imbecille. I corsi sono organizzati diversamente che da noi. I prof arrivano e impiegano una settimana a farti conoscere il programma. Che è dettagliato e mostruosamente denso. Miren ustedes el detalle. Disfruten de esta bibliografía. Vaya, que estudiazo! Hay que hacer un pequeño trabajo individual... Pequeño. 15 pagine. Di monologo critico sui contenuti del corso. Con citazioni. Prese da altri libri. Con lavoro di ricerca. Bene. La presenza ai corsi? Obbligatoria. E non solo perché se non ci vai poi rischi di non capire piú niente, ma anche perché i corsi sono organizzati in modo che si crei un'interazione tra professore e studenti. Il che se ci pensate è magnifico. Se controlli bene le funzioni del tuo corpo. Io continuo a ripetermi di non ammalarmi, e andiamo avanti cosí...Il tutto per fortuna per sei crediti. Nostri. Quindi non occorre piú che faccia integrazioni. A meno che i prof italiani non la pensino diversamente. Ma se ció sará, ho in mente una bella risposta per loro. 'Affanculo.

Ho tre lezioni in galego e una sola in castigliano. Il che mi fa a livello di comprensione, perfettamente bilingue. Comincio ad sperimentare le prime intrusioni della prima lingua sulla seconda. Il che se ci pensate è perfettamente normale. A cominciare dall'accento. Fino agli intercalare, alle espressioni piú comuni.

Si sperimenta una cosa soprattutto. La fame di compresione. Non solo quella tua. Anche quella degli altri. E non capendo bene, non tanto una lingua, quanto una cultura che, nonostante le somiglianze latine, presenta notevoli differenze dalla nostra, spesso mi capita di fare figure di merda. E sembro un po' tonto. Diciamo naive. Da qui il nome che ho dato a questa sindrome. La sindrome di Tribbiani. Avete presente Joey Tribbiani, quello di Friends. Ecco. Le tonterie sono le medesime. Comunque spero che passi. In fondo sono solo al primo mese...

Adesso vado, domani occorre pianificare il fine settimana. Qui ancora non piove peró occorre sfruttare il bel tempo finché c'é. Cosí sto premendo per fare un viaggetto delle Rias Baixas, la parte costiera piú vicina. Speriamo di sí.

E voi lí come ve la passate? A parte Mastella voglio dire. E le varie telenovele sui morti ammazzati. E Riotta. E Veltroni. E il Partito Demostitico. Se andate a votare, mettete un euro e una fetta di salame anche per me.