giovedì 26 luglio 2007

L'ingenuo ingegnere e l'ingegnosa imbecillità sfinterica

Ingegnere tenta di arginare con mezzi propri il mare. Photo from Flickr


Cazzo era da tempo immane che non scrivevo. Mi scuso. Sarà un po' perchè ho molto da fare. O forse no. Forse ho solo trovato uno dei miei tanti lavoretti inutili. Questa volta è il turno di ingegneria. 150orista al DEI, 1200 euro circa. Al mese? No. Circa e basta. Orario? Inutile. Dalla mattina alla sera. In orario in cui gli uffici sono aperti. Quindi se devo sbrigare altre cose, ciccia (E credetemi, ne avrei).
Il luogo, come dicevo, è il DEI-DIE, il dipartimento di ingegneria Elettronica e dell'Informazione. Lavoro nella biblioteca. Sì, perchè un ingegnere, quando non naviga per i siti porno e non ricava federicalamanoamica da un tostapane, può andare in biblioteca e leggere un po'. Ma un ingegnere non legge. Un ingegnere al massimo compita. Arrivano qui che di solito sono già laureandi. E devono scrivere la tesi. E non si capiscono. Devono consultare dei libri.
"E come funziona?"
"Vedi, tua mamma e tua padre quando si sono davvero piaciuti...Ma sto divagando. Come vuoi che funzioni? Cerchi sull'OPAC e guarda se trovi un libro che ti interessa. Poi vieni qui con la tua bella collocazione e noi, con soave leggiadria te lo tiriamo fuori."
"Ah, poffarre!"
Sì perchè un ingegnere medio usa esclamazioni come poffarre, poffarbacco, perdindirindina, e topolinate di siffatto genere. Nessun porco dito, nessun Crrrrrrrrrrrrrristo, nessun e che cazzo. Niente.
"Però mi sovviene che non conosco precisamente il titolo del libro che starei cercando."
"Beh, la ricerca la puoi fare anche per autore."
"Beh, nemmeno l'autore."
"Bene, ritorniamo alla vicenda di tua madre e tuo padre...vedi..."
Certe volte vorrei agitar loro un cetriolo e gridare "lo vedi questo?lo vedi?"
Cioè dico io, per lo meno alle elementari, alle medie e financo alle superiori in una biblioteca sarai capitato. Perlomeno per cuccare, come fanno gli sfigatelli e i figli di papà. Saprai che per sapere cosa cerchi, almeno grossomodo dovrai consultare un catalogo! No.
Di solito arrivano in cinque, di colpo. Ognuno è un caso umano.
"Vorrei rinnovare questo libro."
"Quando scadeva?"
"Dieci giorni fa."
"E allora come potrei rinnovartelo io?"
"Beh pensavo..."
No.
Tu non pensi. Tu detieni solo la conoscenza delle caratteristiche di tensione di un tostapane.
Avanti un altro.
"Si può prenotare un libro?"
"E' in prestito?"
"No è disponibile, ma sa parto per un viaggio e vorrei trovarlo quando torno?"
E poi?vuoi anche il buono omaggio, il tappeto rosso e le campane che suonano a festa? Non sei il centesimo, il millesimo, e nemmeno il miliardesimo cliente. E non vali neanche le suddette quantità.
"Come dicevo, tua madre e tua padre si conobbero..."
Non ne posso più. Avessero un po' di cervello.
E poi ci sono i prof. Geeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeesù!
Libri in prestito da decenni. Financo vocabolari. Poi regolarmente li smarriscono. Tra le mani ho la scheda di un libro preso in prestito nel 91, da un prof. Sotto sta scritto a caratteri cubitali DECEDUTO. Come se il mondo dei morti, testa di cazzo, tui salvi da una semplice restituzione che avresti potuto fare prima, caro mio. E non osare farcelo tornare sotto forma di fondo o donazione.
Giorni fa si è presentato un tipo che mi fa.
"Ma non prendono troppo sole questi libri? Si potrebbe spostarli da qualche altra parte."
Caro mio, se è una proposta, non va. Il tuo buco di culo non basterebbe a contenerli.
Per fortuna qualcuno si salva, è gentile e sa già come funziona una biblioteca...ma sono pochi. Troppo pochi.
Adesso quando qualcuno sbercia parlando di crescita scientifica, economica, competitività a partire dalle università, ricerca e progresso, capisco di cosa sta parlando.
Di un tostapane. Un tostapane ancora caldo, chiamato Federica.

venerdì 6 luglio 2007

Pepe al culo

Photo from Flickr

Vi invito calorosamente la lettura di questo giornale. Il suo nome è Pepe. Gli autori sono tutti meridionali, cattolici e di destra. La creme de la creme. Io a volte lo stampo, giusto per prendermi delle soddisfazioni quando ho certe necessità. Una volta usavo le foto di Volontè (dell'UDC), ma poi non provavo più alcuna soddisfazione.
Poi un bel giorno un amico del Teschio, un profugo cubano gay cattolico e di destra (simpatizzava per AN) consigliò a entrambi questo giornale. Ricordo che provai solo un gran bisogno di defecare. Per questo ve lo consiglio senza alcuna remora.
E se volete mandare delle mail alla redazione in cui magari esponete il loro punto di vista, vi rispondono! Eccome!
Vi auguro buon viaggio all'interno della psiche degenerata di questi mentecatti di Dio.

Sei Cattolico o sei solo contento di vedermi?

Raggiunto dai nostri microfoni, pure Gesù è apparto sconsolato. Povero Cristo.
Photo from Flickr

Continuo a pensare tutto il male possibile dei cattolici. Niente di personale. Ma quando vedo ad esempio un Magdi Allam alla TV, novello Paolo di Tarso, agitarsi dal balcone dei potenti, mi viene la nausea. Dopo gli ottomila "orgogli" celebrati a Roma in questi mesi ci mancava anche l'orgoglio cattolico. Ed ecco le solite sfilate di volti noti: Berlusconi, Bondi, Follini, Realacci e tanti e tanti altri. A ribadire che il cattolicesimo è un valore bi-partisan e va salvaguardato dagli abusi di una società che li vuole male. Poverini.


Se fossero stati nell'Inghilterra del secolo XVII avrebbero avuto altro a cui pensare. Giacomo II docet. Il fatto è che i concetti di partenza di questa gente sono tutti sbagliati.


In un suo editoriale, Allam parla a ruota libera di "libertà religiose", "prese di posizioni forti", "minacce"...mi domando dove viva e quanto lo paga il suo padrone. Probabilmente a me toccherebbe come al solito far notare lo stridìo delle contraddizioni che si mascherano dietro la lavagna di chi via via sale in cattedra. Ma stavolta mi arrendo. Sono troppe. A cominciare dal suo paragonare le minacce del terrorismo, i problemi della libertà religiosa nel mondo, al relativismo culturale. Certo, un relativismo totale è pericoloso tanto quanto il più serio dei fanatismi. Ma non è questo il punto. Il punto è equiparare chi getta ponti tra le culture a chi fa terrorismo. Ciò oltre che inconciliabile è condannabile.


Ancora, i fanatici da cortile come il signor Allam, dovrebbero ricordarsi che il problema non riguarda solo i cattolici, nè solo i musulmani. Il problema è ben più grave. Se si parla di Africa o Medio Oriente, il problema è: non puoi fare i tuoi porci comodi e trattare intere popolazioni come tuoi zerbini per poi pretendere che essi ti amino. È da schizofrenici!


I Cristiani per secoli hanno fatto il macello. Prima si chieda scusa, poi si condanni. E poi magari Pansa scriverà il libro anche su questo.


Via le religioni. Questa è l'unica risposta allo schifo di certe situazioni. Dovremmo fare leggi per cui, chi ci governa, deve essere pubblicamente un laico, prima che un cattolico o quant'altri. Sennò auguro a tutti una felice e Gloriosa Rivoluzione.

mercoledì 4 luglio 2007

Ricerco me stesso...che versione? La 2.0, credo...

Lo so, è banale come poche cose al mondo. E tornare a scrivere esordiendo con una banalità è a dir poco increscioso quanto inutile e pecoreccio. Ma è più forte di me.

Avete mai provato a fare una ricerca su Google o un motore di ricerca qualsiasi mettendo il vostro nome? Beh. Io ci ho provato. E questo è il risultato...

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No comment.