giovedì 29 maggio 2008

Ho il Che tatuato!

Foto trafugata dall'archivio di Flickr

"Non sono razzista! Ho il Che tatuato!". La prova visiva diventa la prova definitiva. Lasciatemi pensare due cose. Che tale immagine, un'icona ormai fin troppo vendibile, l'aggressore del Pigneto se la sia fatta apposta. Qualche giorno fa. Qualcuno l'ha appurato? Nessuno. Quindi posso ancora avere dei dubbi. E se non fosse questo il problema, se anche fosse "di sinistra" (etichette stra-abusate, vendibili tanto quanto le immagini)...Il problema sarebbe irrilevante.
Un aggressore può avere mille colori in testa, sul braccio, mille icone di cui appropriarsi. Ma zero cultura.

Interessante tra l'altro che in questo caso ci sia la totale certezza di un'identità.
Gli studenti che a Roma sono stati pestati perchè attaccavano (o strappavano) manifesti.
I ragazzi della bella gioventù che picchiano un ragazzo per strada, sotto gli occhi di tutti a Verona.
Potrei andare avanti e portarvi mille altri fatti dove, chissà perchè, il dubbio rimane.

Vuoi le scuse, Gasparri? Scusati per primo. Usare parole a cazzo non ti esime dalla colpa. Ti condanna. Come tutti. Stronzo.

Quest'italia sta male, ha il volto pallido e i denti giallissimi. Ai nostri politici, agli opinionisti, ai mass media, viene in mente come unica soluzione quella di apporvi un vestito che si intoni.

Marrone.


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